Sinossi
Si può sorridere di una verità atroce come la squallida realtà della mafia?
La risposta è “sì”, se consideriamo che certe verità sono assurde e grottesche di per sé, senza bisogno di aggiungere nessun altro ingrediente rispetto a quelli forniti, purtroppo, dalla Storia: rituali pseudo-sacri d’iniziazione, codici incoerenti, “preti d’onore”, “pentiti”.
Elementi grotteschi che, senza alcuna caricatura, sono in sé tragicamente ridicoli proprio perché sono tragicamente veri; elementi che sottendono uno scenario di sangue, ma costituiscono in definitiva il vero e proprio pride (“orgoglio”) di picciotti e uomini d’onore, da cui il titolo dello spettacolo.
Ed ecco perché la scelta è stata quella di mettere in scena la verità storica, fondata su atti processuali, nomi reali ed eventi accaduti davvero: a volte, come in questo caso, nulla è più assurdo della realtà.