Dalle note di regia di Salvo Ficarra
Mettere in scena oggi Il malato immaginario, una delle opere più divertenti e attuali di Molière, è una sfida meravigliosa. Rileggere il testo di uno dei pochi autori/attori fa rivivere già dalle prove a tavolino l’intento comico e critico dell’autore. Cosa può dirci ancora oggi una delle opere più rappresentate? Sicuramente che Argan, il protagonista, è ancora tra noi. Insieme alla sua banda di mogli, figli, cameriere, fratelli e medici. Il tema della medicina, le controversie che genera, le passioni che scatena sono ancora oggi tema di dibattito pubblico così come lo sono da sempre. Fra addetti ai lavori e soprattutto fra malati finti e veri. Molière fin dalle prime battute prende lo spettatore per mano e lo culla fra le risate che scaturiscono dai protagonisti di questa commedia, salvo poi lasciarci a riflettere sul nostro rapporto con il medico e le sue prescrizioni.
Abbiamo voluto riportare il testo alle sue origini cercando con forza di ripercorrere lo spirito che animava Molière e la sua compagnia non solo al momento della creazione ma anche e soprattutto nella messa in scena. Così che un testo senza tempo possa parlare, far ridere e riflettere gli spettatori di oggi. (dalle note di regia di Salvo Ficarra)
Un’avventura bellissima, possibile solo grazie ad una compagnia meravigliosa che si è messa in scena con amore e passione e che trova in Angelo Tosto il suo capo comico perfetto. Angelo è nato per essere Argan.